COVID-19: cosa prevede il decreto rilancio per le aziende italiane

Dopo questo periodo buio, tutto il paese e soprattutto le imprese hanno la missione di far ripartire il paese e assicurare il futuro economico e finanziario dell’Italia. In questo panorama, ognuno di noi è importante e fondamentale e, di fronte a una crisi, dobbiamo dimostrare più che mai la nostra forza.

Per supportare le aziende, il Decreto Rilancio prevede lo stanziamento di un importo complessivo vicino ai 100 miliardi di euro, volto a garantire liquidità e sostegno alle imprese italiane.
DecretoBilancio2020 COVID-19: cosa prevede il Decreto Rilancio per le aziende italiane

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Rafforzamento patrimoniale:

Per le imprese con un fatturato compreso fra i 5 ed i 50 milioni di euro che hanno subito un calo del fatturato del 33% sono previsti interventi di defiscalizzazione degli aumenti di capitale e di sostegno finanziario effettuati entro il 31 dicembre 2020. In particolare, è previsto un credito d’imposta del 20% in caso di aumento di capitale a pagamento. Viene inoltre riconosciuto un credito d’imposta pari al 50% delle perdite superiori al 10% del patrimonio netto fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale (con un tetto massimo di 800.000 euro). Infine, per le imprese con ricavi fra i 10 e i 50 milioni di euro che effettuino aumenti di capitale superiori ai 250.000 euro entro fine 2020 è previsto un co-investimento dello Stato (tramite il fondo Patrimonio PMI) a valere su strumenti finanziari ad hoc emessi dall’azienda (di ammontare fino a 3 volte l’aumento di capitale e non superiore al 12,5% del fatturato 2019) della durata di 6 anni e che non prevedono pagamenti prima della scadenza. Tali strumenti consentiranno un rafforzamento della solvibilità e della capacità di fronteggiare lo shock e di investire.

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Contributo a fondo perduto:

Vengono stanziati 6,2 miliardi di euro per trasferimenti a soggetti titolari di reddito d’impresa e di lavoro autonomo, che non hanno cessato l’attività prima del 31 marzo 2020 e che abbiano visto una diminuzione del fatturato di aprile 2020 almeno del 33% rispetto ad aprile 2019. 


L’ammontare del contributo è calcolato applicando una percentuale alla differenza fra il fatturato di aprile 2020 e aprile 2019:

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Ricapitalizzazione delle imprese:

Istituzione di un patrimonio destinato in CDP di 45 miliardi per le imprese con fatturato oltre i 50 milioni di euro. Gli interventi sono rivolti a SpA con sede in Italia. Il patrimonio potrà anche intervenire in operazioni di ristrutturazione di imprese in crisi con prospettive di rilancio. Nella valutazione degli interventi si tiene in conto, tra l’altro, dell’incidenza dell’impresa con riferimento allo sviluppo tecnologico, alle infrastrutture critiche e strategiche, alle filiere produttive strategiche, alla sostenibilità ambientale, ai livelli occupazionali e al mercato del lavoro.

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Cancellazione del saldo e acconto dell’Irap:

Come forma di sostegno aggiuntiva alle imprese che hanno un fatturato fino a 250 milioni di euro e che hanno subito un danno economico evidente dall’emergenza Covid-19 queste non sono tenute al pagamento al saldo dell’Irap per il 2019 né della prima rata dell’acconto dovuta per il 2020. Un intervento che prevede uno stanziamento di circa 4 miliardi di euro.

Ricapitalizzazione COVID-19: cosa prevede il Decreto Rilancio per le aziende italiane

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Agevolazioni per gli affitti:

Alle imprese con ricavi inferiori ai 5 milioni di euro spetta un credito d’imposta pari al 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione, leasing o concessione di immobili ad uso non abitativo. Il credito d’imposta è parametrato all’importo versato a marzo, aprile e maggio a condizione che i locatari abbiano subito un calo di almeno il 50% del fatturato nel mese di riferimento 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno prima.

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Riduzione degli oneri delle bollette:
Per maggio, giugno e luglio 2020 con un intervento da 600 milioni di euro si riduce il peso degli oneri fissi sulle bollette elettriche, in particolare quelle delle piccole attività produttive e commerciali.

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Pagamento debiti della P.A.:
Viene istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze un fondo, con una dotazione di 12 miliardi di euro, destinato a concedere anticipazioni a regioni, province autonome ed enti locali, che si trovino in uno stato di carenza di liquidità, al fine di far fronte al pagamento dei propri debiti di carattere commerciale certi, liquidi ed esigibili. Il fondo sarà articolato in due sezioni, una destinata ad assicurare la liquidità per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili degli enti locali e delle regioni e province autonome per debiti diversi da quelli finanziari e sanitari, l’altra per assicurare la liquidità a regioni e province autonome per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio Sanitario Nazionale. La gestione delle due sezioni del Fondo è affidata alla Cassa depositi e prestiti.

MISURE PER LE AZIENDE DI TUTTE LE DIMENSIONI

Da 0 a 5
milioni di fatturato

Da 5 a 50
milioni di fatturato

Da 50 a 250
milioni di fatturato

Oltre 250
milioni di fatturato

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